Come viene influenzata
Parte 4 (continua da…..)
Un’autostima sana è considerata importante nei bambini, perché è in eta’ infantile che si gettano le basi delle percezioni che si avranno di sé nel corso della vita.
Gli aspetti che possono aiutare a sviluppare l’autostima sono diversi.
Ad esempio, quando i bambini riescono in qualcosa è importante che mamma e papà esprimano il loro apprezzamento. Non significa dirgli che è il migliore del mondo o che è il migliore di tutta la scuola, perché così stimoliamo la megalomania e non l’autostima. Si tratta di dimostrare al bambino che riconosciamo il suo successo, quindi anche il suo talento e merito.
Altro esempio; quando un bambino riesce a fare qualcosa prova soddisfazione, ovvero ha realizzato qualcosa attraverso i suoi talenti. Agli occhi di un adulto i talenti dei bambini possono sembrare poca cosa, invece sono importantissimi perché gli permettono di scoprire sia sé stessi che riconoscere e utilizzare i loro talenti quando saranno adulti. Ora, ognuno di noi ha dei talenti, prima emergono meglio è. Se critichiamo eccessivamente il bambino, anche in buona fede come modo per stimolarlo, allora non funziona perché pur di essere accettato da mamma e papà rinuncerebbe anche ai suoi talenti. Quando invece condividiamo la sua soddisfazione, gli stiamo dimostrando sia accettazione che incoraggiamento, basilari per scoprire e affinare i suoi talenti.
Un ulteriore esempio è dato dal concetto di Accettazione da parte del Gruppo. L’essere umano tende a creare gruppi sociali poiché crede che sia più funzionale alla sua sopravvivenza, quindi parliamo di un aspetto fortemente radicato dentro di noi. Per il bambino l’accettazione da parte del gruppo, quindi famiglia, coetanei e delle persone a lui significative, è importantissima per l’autostima. Il senso di accettazione, quindi anche di appartenenza è uno degli aspetti più importanti, poiché fa sentire il bambino accettato, amato e protetto.
Altro aspetto fondamentale è dato dal senso di autoefficacia. L’autoefficacia è la fiducia nell’esercitare controllo sugli eventi, quindi anche di gestire la propria vita. Possiamo definire l’autoefficacia come il sentirsi capaci di svolgere determinati compiti che vengono visti come difficili o problematici. L’autoefficacia permette di utilizzare al meglio le proprie capacità e abilità, traendone il massimo vantaggio.
Vediamo insieme alcune semplici indicazioni per aiutare il bambino a mantenere e sviluppare l’autostima.
Come detto prima, criticando il comportamento e non il bambino lo aiutiamo a vedere le sue azioni come migliorabili. In questo caso è importante rivolgere la critica subito dopo il suo comportamento, di modo che il piccolo ne capisca il motivo e quindi anche il valore costruttivo.
Evidenziare i suoi punti di forza. Il nostro sistema scolastico ci impone di investire tempo anche in ciò che non sappiamo fare bene. Ovvero, se andiamo bene in italiano e male in matematica, semplicemente perché siamo portati alle discipline letterarie, dobbiamo avere buoni voti anche in matematica. È un approccio che ha senso in ambito scolastico, tuttavia non significa che lo abbia anche nella vita. Se un bambino esprime dei punti di forza allora è importante evidenziarli, aiutandolo a scoprire sia sé stesso che i suoi talenti, anche se sono in antitesi con aspettative genitoriali o sociali.
Gli obiettivi sono tali quando sono raggiungibili, altrimenti sono illusioni o peggio, capricci. Invogliare il bambino a perseguire obiettivi difficilmente raggiungibili può gratificare l’ego dei genitori, mentre è deleterio per il piccolo, poiché crederà di non riuscire né a raggiungere gli obiettivi e né ad essere accettato dai genitori. Invece definire obiettivi realistici aiuta il bambino a conoscere sia i suoi punti di forza che i suoi limiti, creando un equilibrio funzionale a sé stesso.
I bambini per assolvere compiti o mansioni necessitano di avere una direzione e una durata almeno indicative. È bene dividere i compiti, sia scolastici che non in piccoli step, così da dare all’impegno ritmo e direzione. Altrimenti rischiamo di mettere il piccolo sotto stress, ottenendo l’effetto contrario.
Se non aiutiamo i bambini a vedere gli errori anche come arricchimento, allora tendono a focalizzarsi solo sulla parte negativa. È importante la pazienza, poiché occorre spiegare al bambino che tutti possono sbagliare, non c’è nulla di male e che l’errore quando lo accettiamo diventa patrimonio esperienziale. Questo permette al bambino di gestire meglio la frustrazione, imparando a vedere errori o crisi come fattori temporanei, quindi risolvibili.
È bene insegnare al bambino che i risultati sono frutto dell’impegno e non della sorte, così impara ad avere influenza sui risultati e di riflesso, imparare dagli errori. Inoltre aiuta a sviluppare autocontrollo, caratteristica essenziale per forza ed equilibrio interiori.
Lo sport oltre a migliorare fisico, abilità individuali e socialità migliora anche l’autostima, poiché implica costanza e disciplina. Nello sport il successo favorisce autostima e perseveranza, la sconfitta se accettata dai genitori come normale esperienza di vita allora viene vissuta dal bambino come incentivo a migliorare e non arrendersi. Qui è bene fare attenzione al clima che si respira in palestra o nella struttura sportiva, partendo dall’istruttore o allenatore, poiché il bambino deve vivere lo sport come gioco e cooperazione e non come una guerra, altrimenti si rischia di ottenere l’effetto contrario. Inoltre è fondamentale che il bambino scelga lo sport che più gli piace, anche se non rispecchia le aspettative genitoriali.
Il più grande dono che un essere umano possa fare ad un altro essere umano è proprio il tempo, poiché il tempo è vita. Questo è l’aspetto più importante in assoluto. Possiamo perdere denaro, affetti, proprietà, tutte cose riottenibili, mentre il tempo è l’unica risorsa che non torna più indietro, quindi è la più preziosa. La differenza non sta tanto nella quantità, bensì nella qualità del tempo. Quando dedichiamo tempo al bambino è bene evitare argomenti poco piacevoli o peggio, che gli ricordino i suoi punti deboli. I bambini sentono quando gli dedichiamo del tempo in maniera genuina, infatti lo apprezzano moltissimo, poiché nutriamo sia la loro autostima che il loro cuore.
L’autostima è la costruzione profonda di sentirsi adeguati alla vita e alle sue richieste: è fiducia nelle nostre capacità di pensare e di superare le sfide della vita. Naturalmente anche le diverse esperienze della vita hanno un peso ma, al di là del fatto di avere oppure no un Disturbo Specifico dell’Apprendimento, l’immagine di sé si costruisce vivendo i successi ed elaborando gli insuccessi, fino a crearsi delle nuove prospettive.



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